Roma, 19/11/2024
Spett.le Poste Italiane Spa
c.a. Dott. Del Fante Matteo
c.a. Dott. Lasco Giuseppe
c.a. Dott.ssa Morandi Tiziana
c.a. Dott. Mazzi Roberto
Oggetto: Stato delle Relazioni Sindacali
Si è consumata in data odierna una delle più brutte pagine nella storia delle Relazioni Sindacali in Poste Italiane, che apre un pericoloso precedente anche nel sistema delle relazioni Confindustria - Organizzazioni Confederali: Poste Italiane, tra le più importanti aziende aderenti a Confindustria, ha infatti avallato e consentito l'estromissione dai tavoli di trattativa di due sigle confederali e firmatarie di CCNL.
Nel momento in cui la dirigenza dell’azienda Poste Italiane sceglie di condurre trattative con quelle organizzazioni che le garantiscono “armonia del tavolo” (testuali le parole utilizzate nell’incontro), sancisce di fatto il venir meno del pluralismo, andando ad estromettere, con metodi acrobatici, chi è deputato dal CCL a rappresentare migliaia di lavoratori postali: una vera e propria "epurazione" di antica memoria.
L'azienda ha aperto oggi un vulnus eclatante, che oltraggia la storia delle Relazioni Sindacali, del Sindacato Confederale, delle regole sulla contrattazione e sulla rappresentanza, nonché del pluralismo di origine costituzionale.
E’ chiaro che questo vulnus non è e non può più essere circoscritto all'ambito della categoria postale e diventa da oggi, in un momento delicato per la vita societaria dell’azienda, un tema nazionale confederale, di cui la dirigenza si farà carico davanti a tutti gli Stakeholders, governo compreso.
Democrazia sindacale in Poste Italiane significa democrazia nel Paese, la storia delle scriventi Organizzazioni Sindacali le colloca da sempre a difesa di questo principio in ogni ambito della vita civile; oggi questa battaglia dovremo, nostro malgrado, condurla nell’ Azienda Paese.
Riccardo Saccone
Segretario Generale SLC CGIL
Claudio Camillocci Solfaroli
Segretario Generale UIL POSTE