"Continua lo “sforzo” di Almaviva di comprimere i salari dei dipendenti italiani adeguandoli a quelli dove delocalizza, attraverso il ricatto tra licenziamenti o trasferimenti e riduzione del salario contrattuale e attacco ai diritti così come avvenuto a Napoli, Palermo e Milano." Lo annuncia in una nota la segreteria nazionale Slc Cgil.
"Almaviva ha comprato da Conduent di Cagliari il ramo d’azienda in Italia, che coinvolge circa 60 addetti e il ramo di azienda in Romania con circa 500 addetti. Il licenziamento dei lavoratori romani e i sacrifici degli altri lavoratori consentono a questa azienda di accumulare risorse da investire nei paesi a basso costo e che continueranno a sottrarre lavoro ai nostri call center, in un dumping forsennato, utile ad Almaviva per giustificare ulteriori pretese sui dipendenti."
"Questa politica, oltre a minacciare il Ccnl e il suo rinnovo, pone Almaviva fuori dalle regole condivise, falsando il mercato e deprimendo il valore di questa attività - conclude il sindacato. Lo sforzo delle organizzazioni sindacali, di Asstel, del Governo per definire il costo orario di settore, al fine di evitare gare sotto la soglia di legalità, è l’esatto contrario della politica di Almaviva nel nostro Paese. L’impegno di Slc Cgil è quello di fermare questa deriva inaccettabile. Per i lavoratori Almaviva, per il CCNL e per l’intero settore. "