In data 23 Ottobre 2018, presso Unindustria di Roma, si è svolto l’incontro di verifica della situazione aziendale di British Telecom. In particolare si sono anche richiesti chiarimenti, sul futuro assetto e sulle varie notizie riguardanti la vendita piuttosto che lo scorporo. Si è poi evidenziata la necessità, a 12 mesi dall’accordo quadro per evitare i licenziamenti, di ripristinare le condizioni preesistenti riguardanti le varie indennità.
La Direzione aziendale ha riconfermato, sostanzialmente, l’andamento di quanto comunicatoci nel luglio scorso: fatturato in leggera flessione, ma ebitda stabile. Come stabile rimane la forza lavoro di 757 addetti di cui 73 dirigenti. Sono previste assunzioni di poche unità nell’ambito Finance e Vendita.
Sono stati riconfermati alcuni contratti importanti come Pirelli, Cedacri e FCA, è stato fornito il primo servizio Dyns a Lactalis e altri significativi contratti con Ministero di Grazia e Giustizia e Consip. Molte scadenze di gara ci aspettano per i prossimi mesi.
Si riconferma il modello Organizzativo Verticale che punta su clienti di valore e offre servizi globali. Verranno costituiti tre livelli gerarchici a livello mondiale: livello A, composto da circa 11 manager, livelli B e C, la cui composizione è in via di definizione.
Sulla formazione, la Direzione aziendale intende estendere i moduli previsti dall’Accordo sottoscritto alcuni giorni fa, anche su materie di natura tecnica e quella manageriale già svolta.
Per quanto riguarda le indennità da ripristinare, la Direzione si è riservata un periodo di tempo per riflettere e fare una proposta di carattere conclusivo. In quanto alle notizie apparse sulla stampa, la Direzione non è nella possibilità di dare delucidazioni se non confermare che BT intende valorizzare al massimo i suoi asset.
Le OO.SS. hanno ribadito la necessità di non lasciare aperte questioni relative alle sospensioni di indennità disposte dall’Azienda unilateralmente, non solo perché ciò costituisce un vulnus economico e giuridico per le persone interessate e per l’azienda stessa, ma soprattutto, perché si deve chiudere la fase della decrescita e pensare a ridistribuire risorse legate ad attività effettivamente disagiate e ad obbiettivi da raggiungere, come può essere il Premio di Risultato per il quale si necessita l’avvio di un confronto.
Le Segreterie Nazionali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL