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L'8 gennaio si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra le scriventi Segreterie Nazionali e le aziende Bravonext, Comdata e Selecta.
L’incontro è stato richiesto a causa del cambio di appalto della commessa di assistenza clienti (call center) Bravofly (marchio Bravonext) da Comdata – che attualmente impegna lavoratori sul sito di Milano - a Selecta (società con sedi in Italia) ma che svolgerà l’attività da Tirana con una sua azienda locale.
Durante l’incontro abbiamo chiesto che il cambio di appalto sia gestito in modo da tutelare le lavoratrici e i lavoratori attualmente impiegati sulla commessa e salvaguardare la loro continuità occupazionale, in applicazione della clausola sociale.
Inoltre abbiamo stigmatizzato duramente la scelta di delocalizzare attività attualmente lavorate in Italia.
Bravonext e Selecta hanno però affermato la liceità di questa operazione, non essendo , a loro dire, esse vincolate dalle leggi italiane in materia, poiché si tratta di un’azienda committente di diritto svizzero che ha spostato l’attività dall’Italia affidandola a un’azienda di diritto albanese, pur trattandosi di assistenza svolta per clienti che acquistano il prodotto da territorio italiano.
Un’interpretazione, in questo caso e in casi analoghi, del tutto inaccettabile poiché vi è un’elusione dei contenuti e dello spirito della clausola sociale, in quanto la ratio di quella norma è il diritto soggettivo del lavoratore impiegato nell’attività di call center a vedere salvaguardato il suo posto di lavoro attraverso un cambio di appalto, quale che sia la nazionalità dell’azienda o il CCNL che essa applica. Chiediamo pertanto l’attivazione di attività ispettive da parte di Ministeri dello Sviluppo e del Lavoro, per il pieno rispetto delle disposizioni di legge.
Ribadiamo al Governo che la crisi del settore dei call center non è finita, continua lo stillicidio di posti di lavoro e di attività che vengono portate all’estero. Non è possibile continuare ad ignorare questi fenomeni o utilizzare il settore solo per propagandare manovre di dignità, occorre ritrovare subito la necessaria concretezza per tutelare i posti di lavoro e le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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