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In data 13 marzo 2019 si è svolto l’incontro di informativa nazionale sull’andamento e le prospettive di Ericsson Italia. Per la delegazione sindacale erano presenti le Segreterie Nazionali e Territoriali e il Coordinamento delle RSU di TEI e EXI.

L’Ing. Rigoni, che a breve lascerà l’incarico, ha rappresentato uno scenario nazionale non facile, a causa della compressione dei prezzi dei servizi offerti che non ha eguali in Europa, e alle incertezze sugli investimenti 5G, dovute alle ingenti risorse impegnate dagli operatori nell’asta delle frequenze. Tuttavia, la domanda di servizi è in crescita ed Ericsson ha tutte le carte in regola per cogliere tutte le opportunità di mercato non dimenticando che è leader mondiale sul 5G. Secondo l’Amministratore Delegato, Ericsson Italia è in linea con il piano ridefinito a livello mondiale, sia per il focus sul business, sia sulla determinazione dei costi. Rimane ancora una quantità di uscite non avvenute relative ai piani 2017-18 e rimane alta l’età media del personale. Per quanto riguarda EXI, l’Ing. Rigoni ha riconosciuto lo sforzo fatto da tutti i lavoratori, tanto che oggi la Società è fortemente competitiva.

La Delegazione Sindacale ritiene che nel paese si stia aprendo una fase di grosse opportunità, perché se è vero che l’asta sulle frequenze ha molto pesato economicamente sui maggiori operatori telefonici, è anche vero che per le stesse ragioni questi non possono star fermi. Segnali in tal senso già si intravedono, attraverso un annunciato accordo tra Tim e Vodafone sulle torri trasmissive. Opportunità che, insieme alle continue incertezze sui competitor asiatici, pongono ad Ericsson, forte del suo know-how, la possibilità di posizionarsi solidamente. Per il Sindacato questa ripartenza però, deve avvenire in un clima positivo, espansivo e di valorizzazione dei lavoratori. Il ringiovanimento della forza lavoro passa attraverso l’assunzione dei giovani piuttosto che l’emarginazione dei più anziani, anche perché ormai i più anziani hanno intorno ai 50 anni e non ci sono molte possibilità per andare in pensione, nonostante la quota 100 che comunque può essere valutata per chi fosse interessato. La formazione continua rimane un asso strategico di riposizionamento delle risorse.

La Delegazione Sindacale ha poi chiesto di porre fine all’ostracismo legale reiterato nei confronti del personale reintegrato. Non ha senso impiegare ingenti risorse in parcelle legali, con l’unico risultato di incattivire gli animi e introdurre nuovi veleni.Si è poi manifestata preoccupazione per le attività di EXI, poiché alcune commesse stanno per concludersi a breve, e non c’è visibilità su come saturare l’attività del personale. Comunque si debbono fare tutti gli sforzi per valorizzare le risorse interne, prima di ricorrere all’esterno. L’AD Ing. Rigoni, ha chiarito che non si ricorrerà, per l’anno 2019, a misure traumatiche per la gestione delle eccedenze rimaste. Ha ribadito il ruolo della Formazione (23500 ore nel 2018) e l’importanza di nuove assunzioni di giovani, anche se al momento non ha dettagliato alcun impegno. Su EXI ha annunciato che si stanno portando avanti importanti trattative per portare dentro commesse, anche se al momento non può offrire garanzie. Sulle risorse interessate ha ribadito che se ci sono competenze interne, non ci sono ragioni per cercarle fuori. Pertanto se ci sono potenziali possibilità, vanno evidenziate.L’incontro si è concluso con l’impegno ad incontrarsi con il nuovo Amministrazione Delegato.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL,UGL-TELECOMUNICAZIONI

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