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Sarebbe opportuno che Teleperformance evitasse in queste ore azioni impulsive e del tutto fuori contesto. L’accordo sull’ammortizzatore sociale ieri non è stato raggiunto perché occorre trovare soluzioni compatibili con la complessa organizzazione del lavoro aziendale. È da tempo che denunciamo come ormai fuori controllo l’eccessivo ricorso dell’azienda alle più svariate forme contrattuali, spesso precarie.

Come SLC-CGIL continuiamo ad essere sempre disponibili al confronto purché ci sia la piena disponibilità dell’azienda ad abbandonare progressivamente uno schema che vede la polarizzazione dei sacrifici su alcuni lavoratori e la precarizzazione senza sbocco per altri. L’azienda deve progressivamente tornare ad una situazione di normalità riducendo il ricorso a forme di lavoro precario.

Con la stessa chiarezza e nettezza invitiamo l’azienda a non strumentalizzare le paure di 165 lavoratrici e lavoratori ai quali ha nei giorni scorsi prospettato una strada di stabilizzazione, seppur fuori dal perimetro aziendale diretto, che oggi sta rimettendo in discussione. Noi respingiamo con forza qualsiasi tentativo di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri. La strada dei ricatti non porta da nessuna parte. L’azienda onori gli impegni presi in queste ore e riprenda col sindacato il confronto per arrivare ad un accordo sull’ammortizzatore sociale equilibrato ed in linea con la volontà di riportare tutte le commesse verso un maggiore equilibrio ed una minore presenza di precarietà in azienda.

La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

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