Mentre Comdata da una parte tratta i propri dipendenti da sensali di manodopera promettendo soldi a chi “porta un amico” da assumere eventualmente, dall’altra continua una politica insensata sui volumi condannando alcune sedi al lento declino.
Se possiamo guardare con maggiore serenità al destino della sede di Pozzuoli (naturalmente monitoreremo con grande attenzione la situazione della sede campana almeno sino al positivo scioglimento delle vicende legate alla commessa Inps), non possiamo dire la stessa cosa riguardo le sedi di Padova e Livorno.
Francamente non è possibile che gli spostamenti di volumi, in atto in questi giorni sull’intero perimetro aziendale, non riguardino anche queste due sedi. La storia dei committenti che metterebbero veti su alcune sedi aziendali non è ammissibile. Da questo momento li chiameremo direttamente in causa perché questa storia deve aver fine. Non abbandoneremo alcuna sede al proprio destino e per questo non lasceremo intentata alcuna strada.
Così, magari, capiremo chi sta giocando con la vita delle persone e con i soldi pubblici degli ammortizzatori sociali.
Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL