Si è svolto in data 5 febbraio 2020, presso Unindustria Roma, l'incontro tra i vertici aziendali di Ericsson Exi, le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni e le RSU, nell’ambito della procedura di licenziamento riguardante 100 addetti aperta in data 31.01.2020.
L'azienda ha ribadito la volontà di voler chiudere la procedura con l'unico criterio, in deroga alla legge, della “non opposizione al licenziamento”, prevedendo un sistema incentivante a scaglioni di 36 mensilità per chi decidesse di aderire entro il 31 marzo e 32 mensilità per chi volesse farlo entro il 30 giugno. I rappresentanti aziendali hanno inoltre descritto la volontà di voler avviare un confronto sulla equiparazione dei trattamenti rivedendo l'integrativo aziendale ed uniformando i diversi trattamenti oggi in essere.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni si sono dichiarate disponibili ad affrontare un confronto serio sull’integrativo aziendale volto a superare le disparità di trattamento tra i vari dipendenti in forza al gruppo, apprezzando l’apertura aziendale ad una rivendicazione che le organizzazioni sindacali e le RSU hanno sostenuto per diverso tempo.
Il Sindacato, inoltre, nell'apprezzare la dichiarata volontà aziendale di voler affrontare in maniera non traumatica la gestione delle eccedenze, ha però ribadito la ferma volontà di voler condividere un percorso che traguardi il 31.12.2020 e che preveda un coinvolgimento diretto della capogruppo, quale garante del mantenimento del perimetro occupazionale e della tenuta aziendale di Ericsson Exi.
Questa ferma determinazione del Sindacato confederale nasce dalle insistenti e continue voci circa la perdita di EXI dell'appalto Vodafone, a favore di altre piccole realtà aziendali, a partire dal 31.03.2020. Un’attività importante, strategica per la tenuta non solo della occupazione, ma della intera azienda. Qualora le voci venissero confermate la situazione diverrebbe verosimilmente più complessa, andando oltre le 100 eccedenze attualmente dichiarate.
Risolvere oggi delle eccedenze con misure non traumatiche e ritrovarsi tra qualche mese con ulteriori problemi di esuberi non sarebbe in linea con le garanzie di medio-lungo periodo richiesto dalle Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni.
Le OO.SS. rinnovano pertanto l'invito all’azienda Ericsson Exi ad accettare la proposta che prevede la gestione delle eccedenze con la non opposizione al licenziamento, l’aumento degli importi per l’incentivazione all’esodo, la chiusura della procedura in corso al 31.12.2020, e la formalizzazione degli impegni di garanzia da parte della capogruppo. Ribadendo la disponibilità a gestire eventuali perdite di attività all’interno delle more degli strumenti messi a disposizione dalla normativa vigente.
Qualora l’azienda, trincerandosi dietro la propria posizione, non prendesse in debita considerazione le proposte serie e responsabili delle Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, queste non esiteranno a mettere in campo ogni azione che preveda il coinvolgimento diretto dell’azienda committente Vodafone e dei Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico.
È tempo di mettere un freno alla gestione “disinvolta” delle aziende Telco nel mondo degli appalti, non sono più accettabili né sostenibili dalla filiera quelle politiche dei gestori delle frequenze e delle reti telefoniche che prevedono di scaricare sul mondo degli appalti, ivi compresi quelli dell’ICT ed dell’IT, la compressione dei costi e la massimizzazione dei ricavi.
Roma 6 Febbraio 2020
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL UGL-TELECOMUNICAZIONI