COMUNICATO
EMERGENZA COVID19 NELLE TLC
Con l'inasprimento delle misure sanitarie chiediamo che tutte le aziende del settore TLC indichino con chiarezza e immediatamente quali settori verranno chiusi in ottemperanza al Decreto e quali continueranno a garantire il servizio.
Per tutti i servizi di call center che continueranno a rimanere operativi va terminata l'operazione di forte diradamento delle postazioni (per le aziende dove è già attivo un ammortizzatore sociale chiediamo che vengano anticipate le giornate di sospensione). Spingere al massimo sul telelavoro e intensificare le sanificazione dei luoghi. In assenza di questi interventi ci attiveremo con tutte le leve possibili, sindacali e legali. Ripetiamo ai committenti che DEVONO RIVEDERE I LIVELLI DI SERVIZIO DELL'OUTSOURCER E SBLOCCARE ANCHE PER LORO IL LAVORO AGILE ED IL TELELAVORO. Se dovessimo ricevere segnalazioni circa rigidità della committenza a ridurre la forza lavoro reagiremo duramente con i mezzi sindacali a nostra disposizione.
Per i lavoratori che prestano la loro opera presso il cliente o che hanno diretto contatto con il pubblico va garantita la dotazione completa dei dpi più idonei. In assenza di tali strumenti astenersi dagli interventi. Vanno diradati al massimo i servizi presso il cliente in modo da concentrare tutte le dotazioni complete sui lavoratori interessati. Ai responsabili aziendali chiediamo massimo buon senso. Non tollereremo forzature inutili sulle persone. I lavoratori segnalino immediatamente al sindacato eventuali problemi.
In queste ore dobbiamo difendere i lavoratori ed il lavoro. Il buon senso deve essere il filo conduttore di TUTTI in questa complicatissima vicenda.
Roma, 12 marzo 2020
. Le Segretarie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL