Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

C O M U N I C A T O TIM

In data 21 Maggio 2020, le Segreterie Nazionali SLC CGIL - FISTEL CISL – UILCOM UIL congiuntamente al coordinamento delle RSU, si sono incontrate con la direzione aziendale di TIM SPA.

L’argomento della riunione era incentrato sulle videocamere e videosorveglianza. Dopo aver effettuato 5 incontri a partire dall’ottobre 2019, la giornata del 12 maggio serviva per verificare le possibili condizioni finali per poter arrivare ad un accordo tra le parti che tenesse dentro le rivendicazioni sindacali dichiarate negli incontri precedenti.

Interessi che passano da due architravi sui quali, per le Organizzazioni sindacali confederali, si devono costruire gli accordi in materia di controllo, ovvero il rispetto della legge 300 art.4 (dopo le modifiche del jobsact del 2015) e delle disposizioni del Garante della privacy in materia di trattamento dei dati personali (GDPR).

In materia di videosorveglianza all’interno del gruppo TIM esistevano una serie di accordi sindacali riguardanti i perimetri aziendali, altre autorizzazioni riguardanti ad esempio i permutatori, derivanti da autorizzazioni dell’Ispettorato del lavoro (la vecchia e superata Dtl), ed anche autorizzazioni da parte ministeriale relative all’introduzione della cosiddetta Golden Power, per la gestione della sicurezza degli asset ritenuti strategici.

All’interno di questa disomogenea gestione della materia, in virtù del fatto che la norma di autorizzazione/installazione delle videocamere è cambiata attraverso la circolare n.5 dell’Ispettorato del lavoro (ex-Dtl) datata febbraio 2018, è stato modificato l’art.4 legge 300 attraverso il jobsact e modificate quelle sul trattamento dei dati personali a seguito dell’introduzione del Gdpr, si è voluto normare all’interno di un unico accordo la materia della videosorveglianza/videoregistrazione, superando così anche le autorizzazioni e le “direttive” ministeriali, applicate in maniera “autonoma” da TIM.

In questo senso, sarebbe auspicabile che si intraprendesse lo stesso percorso sopra richiamato, per tutte quelle autorizzazioni, un esempio su tutte il WFM utilizzato dai Tecnici di rete, richieste dall’azienda direttamente alle istituzioni preposte, superando il confronto con il sindacato.

L’Accordo descrive nelle sue parti la classificazione dei siti in base alla loro necessità di protezione da azioni ostili, dove per salvaguardia dei siti ed anche per la tutela del patrimonio aziendale e dei lavoratori la videosorveglianza è uno dei sistemi utilizzati.

Vengono descritte le tipologie di telecamere attualmente installate e quelle delle quali non è prevista l’installazione, i dati raccolti dalle riprese saranno sempre cancellati automaticamente entro un massimo di 7 giorni in base alla classificazione del sito di riferimento che viene descritta puntualmente nel paragrafo 5 dal titolo: tempo di conservazione delle immagini.

L’Accordo ha uniformato la gestione delle immagini, i tempi di conservazione delle stesse, la definizione precisa della funzione incaricata alla visione delle immagini in tempo reale ed in tempo differito e sono state altresì definite regole stringenti per la modalità di accesso alle immagini da parte del personale della funzione incaricata (ogni accesso alle immagini videoregistrate rimarrà tracciato per 6 mesi come previsto per legge) eliminando ogni idea di visione da parte di personale non appartenente alla gestione della sicurezza.

Il lavoro svolto dal sindacato confederale, partendo dal riferimento dei due architravi di legge richiamati sopra (art.4 legge 300 e GDPR) dentro un accordo il cui obbiettivo era la tutela della riservatezza/sicurezza dei lavoratori e contestualmente la tutela del patrimonio aziendale, è stato quello di fissare norme chiare e puntuali che impediscano oggi e domani, a chiunque, di poter anche solo immaginare l’utilizzo di un accordo sindacale in ottica ritorsiva/persecutoria sui lavoratori. E questo lo si ottiene, oltre a quanto descritto sopra, escludendo ogni possibilità di utilizzo delle immagini per valutare la prestazione lavorativa a fini disciplinari, a meno di richiesta da parte dell’autorità giudiziaria, originata da denuncia non in forma anonima, della quale verrà immediatamente data informativa alla rsu della unità produttiva interessata.

Nell’ambito delle verifiche con le parti sindacali, vengono previste sessioni specifiche di informativa con le Rsu a livello di territorio interessato qualora si dovessero attivare o modificare gli impianti, ed è previsto anche il monitoraggio puntuale dell’accordo sia a livello territoriale che a livello nazionale attraverso specifici incontri che potranno essere richiesti dalle parti firmatarie.

Le OO.SS. valutano positivamente l’Accordo sulla videosorveglianza perché viene garantita la sicurezza del lavoratore ed al contempo riservatezza e dignità, ed impedito il controllo a distanza.

Un’intesa tra le parti che rimarca (semmai ce ne fosse ancora bisogno) come la difesa dei lavoratori la si realizzi attraverso le norme e le regole sottoscritte tra le parti, e non invece lasciando il singolo in balia delle leggi, delle interpretazioni aziendali, e delle autorizzazioni ministeriali.

Solo così saremo sempre in grado di poter garantire la giusta tutela dei lavoratori, scrivendo e sottoscrivendo accordi per i quali poterne esigere, da parte dell’azienda, l’applicazione ed il puntuale rispetto.

Tutto il resto rischia di essere sterile testimonianza. 

Roma, 27 Maggio 2020

Le Segreterie Nazionali
SLC_CGIL FISTel CISL UILCOM UIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

La7, rottura della trattativa e proclamazione dello stato di agitazione

  15 Ottobre 2021   la7 tv emittenza
  Nella giornata di ieri, giovedì 14 Ottobre, si è consumata l’ennesima, infruttuosa tappa della estenuante trattativa con l’Azienda per il rinnovo degli accordi. A fronte dell’ennesimo tentativo di La7 di proporre testi, a nostro avviso, troppo sbilanciati a...

Green pass in Rai, si riunisce il Comitato Nazionale per l'Emergenza Sanitaria

  13 Ottobre 2021   rai tv emittenza raiway salute sicurezza
Il 12 Ottobre 2021 si è riunito il Comitato Nazionale per l’emergenza sanitaria da Covid-19, istituito con il Protocollo Nazionale siglato fra le Organizzazioni Sindacali e la RAI in data 17 giugno 2020. In apertura di discussione, l’Azienda, in considerazione dell...

BSI, licenziamento collettivo per riduzione personale

  12 Ottobre 2021   tlc
In data 8 ottobre 2021 si è tenuto il primo incontro a seguito dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale (legge 223/91) della società Business Solutions Italia. L’Azienda ha dichiarato che il ricorso al licenziamento di 30 la...

Dipendenti RAI del Friuli, stop a violenze no vax e no pass

  7 Ottobre 2021   rai tv emittenza
LAVORATORI RAI FVG ASSEDIATI La SLC CGIL Nazionale e la SLC CGIL e la NCCdL CGIL di Trieste condannano le pericolose manifestazioni di inciviltà verso le lavoratrici ed i lavoratori della sede RAI del Friuli Venezia Giulia registrate durante il corteo del primo ott...

Contact Center Inps, sciopero unitario per la clausola sociale

  5 Ottobre 2021   call center tlc
Dopo il pieno successo dello sciopero dello scorso 27 settembre e come stabilito dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente al Coordinamento delle Rsu, continua la lotta dei lavoratici/tori della commessa INPS affinché il processo di int...

Lavorare in presenza al 100%? Rischio contagio per i dipendenti RAI

  5 Ottobre 2021   rai tv emittenza sicurezza
In maniera unilaterale, andando oltre il protocollo siglato e le misure di contenimento previste, alcune direzioni aziendali hanno predisposto il rientro in presenza di un numero considerevole di lavoratrici e lavoratori, senza alcuna attenzione al rischio di assembr...