COMUNICATO SINDACALE
Comunicazione Aziendale su “Lavoro Agile”
Da alcuni territori ci segnalano che Comdata ha inoltrato ai lavoratori che svolgono la loro prestazione da casa una missiva datata 15 giugno, della quale ne richiede la firma, avente per oggetto la “prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile”.
Tale lettera integra e modifica analoga precedente comunicazione aziendale inviata nei mesi scorsi con cui si disciplinava unilateralmente la prestazione lavorativa remotizzata, resasi necessaria a causa della pandemia da COVID19, al fine di minimizzare la concentrazione dei lavoratori sui siti e, di conseguenza, il rischio di contagio negli ambienti di lavoro.
Secondo gli affidamenti verbali fornite alle scriventi OO.SS. al momento della sottoscrizione dell’accordo del 29 maggio u.s. sul FIS , Comdata si era impegnata a modificare la disciplina del “lavoro agile” permettendone lo svolgimento in un luogo diverso dal domicilio del lavoratore, sempre che questo fosse compatibile con l’utilizzo dei supporti informatici necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa ed idoneo ad essa.
Con la comunicazione del 15 giugno l’azienda va però ben oltre ed aggiunge una sibillina clausola con la quale si riserva “di effettuare, anche su richiesta del lavoratore, compatibilmente con la presente situazione di contingenza, emergenza ed urgenza, ispezioni presso i luoghi adibiti allo svolgimento della prestazione esterna, previo consenso del lavoratore, per le verifiche del caso”.
Riteniamo che tale condizione, la cui ipotetica applicazione appare peraltro di difficile attuabilità stante la sua stessa formulazione e con le attuali skill ed organizzazione aziendale, sia incompatibile con il lavoro remotizzato così come ora configurato e vada quindi rimossa.
Invitiamo quindi l’azienda a riformulare la sua regolamentazione eliminando la predetta clausola ed, in difetto , i lavoratori dall’astenersi di firmarla.
Roma, 22 giugno 2020
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL