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Vertenza Sittel. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil chiederanno tavolo di crisi presso il Ministero del Lavoro, richiamando al contempo a responsabilità le committenze.

Nei giorni scorsi la direzione aziendale di Sittel ha comunicato ennesimo ritardo nei pagamenti degli stipendi, un ulteriore impegno assunto e non rispettato che ha generato non pochi problemi alle lavoratrici ed ai lavoratori che con dedizione e abnegazione hanno continuato ad operare anche in questi mesi di emergenza sanitaria. Alla data del 31 ottobre i lavoratori attendono il pagamento del 50% di agosto, di settembre ed ottobre: una situazione non più sostenibile!

Dopo aver provveduto alla armonizzazione, del precedente CCNL applicato, al contratto delle Telecomunicazioni, le parti avevano condiviso un percorso per condividere prioritariamente la certezza del pagamento delle mensilità, prevedendo al contempo un rientro delle spettanze arretrate, e successivamente traguardare un integrativo aziendale.

Dallo scorso 1 agosto, infatti, a seguito della disdetta dell’accordo integrativo aziendale, le buste paga dei lavoratori Sittel hanno subito una pesante diminuzione, ed il prossimo 4 Novembre, nell’incontro precedentemente calendarizzato le parti avrebbero dovuto avviare un confronto che portasse alla sottoscrizione di un accordo integrativo aziendale che desse ristoro alle finanze dei lavoratori.

L’ennesima data di pagamento non rispettata, le notizie che giungono da più territori relativamente al “blocco” dei mezzi aziendali per mancanza di liquidità per l’acquisto del carburante e a causa di esposizioni debitorie nei confronti dei fornitori degli stessi, rendono drammatica una situazione già di per sé difficile e complicata.

In queste condizioni, in assenza di certezze sullo status finanziario dell’azienda, risulta inutile, a nostro avviso, la prosecuzione del confronto, pertanto annunciamo la nostra indisponibilità a partecipare all’incontro con l’azienda Sittel calendarizzato il prossimo 4 Novembre.

Finché non ci saranno garanzie economiche e finanziarie sulla tenuta dell’azienda, c’è la completa indisponibilità a discutere di qualunque altro tema. Pretendiamo risposte alle legittime attese dei lavoratori circa il pagamento delle spettanze dovute, ed in assenza di tutto ciò il proseguo del confronto non potrà che essere svolto nelle sedi opportune.

Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil chiederanno, pertanto, l’apertura di un tavolo di crisi presso il Ministero del Lavoro, ed al contempo avvieranno, in coerenza con quanto previsto dall’art. 53 del CCNL delle Telecomunicazioni, delle richieste di incontro alle aziende committenti Tim ed Open Fiber per individuare soluzioni che diano garanzie relativamente alla situazione occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori Sittel.

Per quanto sopra esposto, le scriventi Segreterie nazionali proclamano lo STATO DI AGITAZIONE a partire dalla data del 2 novembre, invitando le strutture territoriali alla convocazione di assemblee territoriali di 2 h da calendarizzare il prossimo 4 novembre per illustrare a tutti i lavoratori coinvolti la situazione aziendale in essere e le iniziative conseguenti messe in campo dal sindacato confederale.

Nei prossimi giorni, in funzioni delle evoluzioni relative alle attività sindacali promosse, le strutture nazionali si riserveranno di mettere in campo ulteriori iniziative di protesta e di lotta.

Roma 31 ottobre 2020

Le Segreterie nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

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