Nella giornata di ieri, giovedì 14 Ottobre, si è consumata l’ennesima, infruttuosa tappa della estenuante trattativa con l’Azienda per il rinnovo degli accordi. A fronte dell’ennesimo tentativo di La7 di proporre testi, a nostro avviso, troppo sbilanciati a suo vantaggio, e che non tenevano adeguatamente conto delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, le Segreterie Nazionali e Territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, unitamente alle RSU, hanno dovuto prendere atto dello stallo della trattativa.
Questa presa di posizione è giunta a valle di molti incontri insoddisfacenti, a cui le OO.SS. hanno partecipato per senso di responsabilità, e in cui l’Azienda, complice anche la crisi COVID, non ha mostrato la volontà necessaria per giungere a una conclusione positiva della trattativa.
Per queste ragioni, le OO.SS. hanno deciso di interrompere la discussione, proclamando lo stato di agitazione, che sarà accompagnato da un fitto calendario di assemblee in cui verranno spiegate le ragioni della rottura, e in cui si cercherà di riannodare, con la forza delle lavoratrici e dei lavoratori di LA7, il filo di una trattativa che deve essere riaperta, ma a condizioni diverse dalle attuali.
Di seguito le richieste che abbiamo presentato in tutti questi mesi e che ripresenteremo all’auspicabile ripresa della trattativa:
• un PDR che sia in linea con quello delle altre grandi Aziende del Settore, e che riconosca il contributo produttivo delle lavoratrici e dei lavoratori di LA7 con indicatori trasparenti e non impossibili da centrare;
• un accordo sullo Smartworking che riconosca diritti e tutele (diritto alla disconnessione, mantenimento delle sedi e dei perimetri aziendali, ecc.), in cui il buono pasto non sia continuamente messo in discussione dall’Azienda, ma sia riconosciuto per accordo tra le parti;
• certezze per i neo-assunti e i tempi determinati, affinché abbiano le stesse tutele e condizioni degli altri colleghi, e dove vengano loro riconosciuti il ticket pasto, e tutti gli altri istituti (14esima, ecc);
• disponibilità a discutere un allungamento della durata e delle causali dei Tempi Determinati, chiesta dall’Azienda, ma legata a un percorso di stabilizzazione serio e condiviso, mediante un accordo che ne stabilisca con certezza tempi e modalità;
• necessità di riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori, anche per quest’anno di pandemia, un riconoscimento economico sotto forma di una-tantum da concordare fra le parti.
Queste sono le richieste che le OO.SS. hanno ribadito in tutti questi mesi, e a cui l’Azienda ha dato risposte, a nostro avviso insoddisfacenti. Per queste ragioni, dato lo snodo centrale della trattativa, le OO.SS. si sono viste costrette a proclamare lo stato di agitazione, chiamando le lavoratrici e i lavoratori a un confronto su questi temi.
Solo così si potranno creare le condizioni per una riapertura efficace del negoziato con l’Azienda.
Roma 15/10/2021
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL