Roma, 28 ottobre 2021
Spett. le RAI-Radiotelevisione Italiana
Viale Mazzini, 14 - 00195 Roma
Direzione Risorse Umane e Organizzazione
Alla c. a. Dott. Felice Ventura
RUO/RIO Relazioni Industriali
Alla c. a. Dott. Marco Anastasia
Egregi Signori,
il giorno 25 ottobre u.s. è andata in onda su RAIDUE la puntata del programma “Quelli che il Lunedi”, registrata in precedenza presso gli Studi del CPTV di Milano.
In testa alla trasmissione, i conduttori, per prassi e per correttezza di informazione, avrebbero dovuto comunicare al Pubblico a casa che, a causa di una astensione dal lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Sede Rai di Milano, la trasmissione sarebbe andata in onda in forma rimaneggiata.
Questa buona pratica, come si evince dalla registrazione che Vi alleghiamo, è stata assolta solo in parte, e, a nostro avviso, in modo tale da sminuire la portata dell’evento.
Premesso quindi che non è nostra intenzione entrare nella autonomia dei singoli Artisti a contratto, o di cavillare sul giudizio che questi possano avere delle lotte sindacali che avvengono all’interno dell’Azienda che li ospita, ci preme però sottolineare quanto segue.
1. La prassi di comunicare al pubblico a casa la presenza di un'agitazione locale o nazionale che potrebbe avere ricadute sulla normale programmazione non è una gentile concessione, ma deriva da una serie di prassi e accordi sottoscritti dalle parti. Non rispettarlo configura una violazione delle prassi e degli accordi suddetti.
2. Se un soggetto esterno non rispetta queste norme, è dovere di RAI intervenire perché si ristabiliscano le giuste condizioni e prassi contrattuali. Per questa ragione, nello stigmatizzare il comportamento degli Autori e dei Conduttori in occasione della trasmissione suddetta andata in onda il 25 ottobre u.s., invitiamo RAI a vigilare affinché certi comportamenti non si ripetano, anche e soprattutto nei casi in cui operino artisti esterni a contratto.
Come detto, nessuno può pretende che RAI imponga ad artisti dai lauti cachet pagati dai contribuenti di comprendere le ragioni di chi, il giorno 25 ottobre, ha deciso di aderire allo Sciopero rinunciando a un giorno di paga.
Quello che invece si pretende è che RAI faccia rispettare le proprie regole a tutti, sia che si tratti di professionisti interni che di artisti esterni. Sarebbe infatti opportuno ricordare a chi lavora a vario titolo all’interno di RAI che, se riesce ad andare in onda, è proprio grazie al lavoro di chi, il giorno 25 ottobre come in tante altre occasioni, a Milano come nel resto d’Italia, ha incrociato le braccia per difendere i propri diritti e i diritti di tutti.
Per tali e tante ragioni, nel caso dovessero ripetersi episodi di questo tipo, le scriventi OO.SS. non esiteranno a mettere in campo tutte le azioni a loro disposizione per il rispetto degli accordi e a difesa del Diritto di Sciopero.
Certi di un Vostro sollecito e cortese riscontro, i Nostri più Cordiali Saluti.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL