LINEE GUIDA DEL “PIANO INDUSTRIALE” E ORGANIZZAZIONE DIREZIONI DI GENERE
Il 9 febbraio il Direttore del Personale e il CFO hanno presentato alle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL le linee guida del “Piano Industriale” per il triennio 2022-2024 e l’assetto organizzativo delle nuove “Direzioni di Genere”.
Al netto dei contenuti, già ampiamente annunciati dall’Amministratore Delegato in Commissione di Vigilanza Rai e in varie anticipazioni di stampa, le OO.SS. hanno puntualizzato la loro posizione.
In prima istanza le OO.SS., considerando le loro lunghe e ripetute sollecitazioni, hanno salutato positivamente il fatto che l’Azienda abbia finalmente presentato le linee guida.
Trattandosi di una presentazione per titoli, le OO.SS. sospendono il giudizio sui contenuti, rimandando a successivi approfondimenti di merito con le delegazioni sindacali allargate un’analisi specifica. Per le OO.SS. è in quelle sedi che si dovrà avere un confronto serrato e approfondito sui singoli punti che riguardano gli assetti organizzativi aziendali e la relativa allocazione degli investimenti e delle risorse.
Dato che l’Azienda non ha presentato un piano completo e onnicomprensivo, ma ha deciso di procedere con la presentazione delle linee guida a steps, per singoli punti presentati in diversi appuntamenti, è difficile per le OO.SS. dare un giudizio organico.
Da quanto finora presentato emergono, soprattutto per ciò che riguarda la nascita delle nuove Direzioni di Genere ovvero il “core business” dei programmi, grandi criticità. Una migrazione funzionale del personale che, se non attentamente governata, potrebbe comportare grosse fibrillazioni con pesanti ricadute sulla funzionalità dell’Azienda.
Le OO.SS. non escludono che tutto possa finire in un mero cambiamento di facciata, una operazione di vertice, in cui cambiano i titoli, cambiano le direzioni, ma tutto rimane sostanzialmente immutato. Una sorta di rivoluzione gattopardesca dove, nella migliore tradizione, ci si affretta a cambiare tutto, affinché nulla cambi.
I prossimi appuntamenti serviranno per capire cosa realmente voglia fare l’Azienda, e quale direzione intenda intraprendere.
Sempre con riferimento alla presentazione delle linee guida, alcuni argomenti fondamentali non sono stati toccati o solo accennati.
Sul futuro delle Sedi Regionali, degli investimenti tecnologici, degli organici e dell’organizzazione del lavoro ci sono state solo le pressanti domande delle OO.SS. che hanno denunciato l’assenza di attenzione, nelle Linee Guida del Piano Industriale, per questi che sono argomenti fondamentali per la tenuta dell’Azienda di Servizio Pubblico. Per le OO.SS. è necessario che nel passaggio fra le linee guida ed il Piano Industriale questi temi vengano recepiti e facciano parte di un progetto di rilancio della Rai.
Per le ragioni di cui sopra, le OO.SS., aspetteranno i successivi appuntamenti riservandosi di dare un giudizio complessivo e organico sul Piano Industriale.
Roma, 14 febbraio 2022
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL