RAI: SACCONE, I VERTICI DELL’AZIENDA NON POSSONO IGNORARE LO SCIOPERO DELLA SEDE DI TORINO
Dai primi dati in nostro possesso lo sciopero della sede Rai di Torino sembra pienamente riuscito, sia in termini di adesioni che di modifiche dei palinsesti, come testimonia la mancata messa in onda di Buongiorno Regione di questa mattina.
Lo sciopero odierno, indetto dalle Rsu di Torino, è un monito sul presente e un investimento sul futuro di quel centro. Da un lato perché Torino, come Napoli e le sedi regionali Rai, vive di vita grama, con una scarsità ormai endemica di produzioni e un ricorso generalizzato agli appalti. Dall’altro perché con questo sciopero, le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di riaffermare con forza la loro volontà di difendere ciò che – per cultura e tradizione – è stato e rimane uno dei fiori all’occhiello della produzione radiotelevisiva del nostro Paese.
A questo punto sarebbe un clamoroso autogol se, invece di interrogarsi sulle ragioni dello sciopero e dare risposte efficaci, i vertici Rai si trincerassero nel silenzio, facendo spallucce di fronte alle giuste rivendicazioni di questa parte importante dell’azienda.
Come SLC CGIL daremo slancio alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Torino, così come faremo per tutte quelle realtà che nei centri di produzione e nelle sedi regionali volessero dar voce al loro disagio.
Anche da Torino arriva forte il messaggio che non c’è più tempo: occorre aprire un confronto ampio sul futuro di questa azienda. Serve alla stabilità dei lavoratori e delle lavoratrici della Rai, ma serve anche al Paese che non può privarsi di un luogo e di uno strumento che negli anni lo ha guidato a conoscersi, a rappresentarsi e a immaginare un futuro migliore.
Roma, 12 dicembre 2022
Riccardo Saccone
Segretario nazionale SLC CGIL