Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

(U.S. Slc Cgil) Roma, 12 settembre – Nebbia fitta al quartier generale di Wind Tre. Nell’incontro di ieri con i sindacati, l’azienda non è stata in grado di dare risposte sul piano industriale che dovrebbe sancire lo scorporo dell’infrastruttura di rete (venduta per il 60% al fondo svedese Eqt) dai servizi.

Un silenzio incomprensibile, perché mancano appena venti giorni alla data in cui i 2 mila lavoratori coinvolti nello spezzatino dovranno comunicare se avallare l’operazione – accettandone qualsiasi conseguenza – o procedere a un’impugnativa. Decisione delicatissima che, per Wind Tre, i dipendenti dovrebbero prendere a scatola chiusa.

A ridosso della scadenza imposta ai lavoratori non si sa ancora nulla sull’avanzamento delle autorizzazioni e degli accordi commerciali propedeutici alla cessione del ramo d’azienda. Altrettanto oscuri i tempi dell’operazione: a ottobre/novembre come pronosticato in un primo momento, oppure tra 18 mesi come emergerebbe da alcuni documenti della capogruppo? Soprattutto, il personale individuato migrerebbe nella NetCo a scaglioni o in una stessa data?

Domande poste ieri da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e rimaste tutte inevase, sebbene l’incontro fosse il primo passo delle procedure di raffreddamento riaperte dai sindacati lo scorso 6 settembre. Wind Tre dubita forse che i lavoratori siano pronti a sostenere un nuovo sciopero, dopo quelli del 4 maggio e del 6 giugno di quest’anno?

Il prossimo incontro si terrà al ministero del Lavoro. In quell’occasione inchioderemo l’azienda alle stesse domande e denunceremo le pressioni che sta esercitando sui dipendenti affinché firmino la famigerata liberatoria. E riaffermeremo, una volta per tutte, la nostra contrarietà a un progetto che riteniamo sbagliato e pericoloso, sia per i lavoratori della OpCo, sia per quelli della NetCo.

Per il comunicato unitario Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil clicca qui.

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Dl Energia, a rischio 1.500 lavoratori dei contact center

  25 Ottobre 2023   Comunicati stampa call center tlc
(U.S. Slc Cgil) Roma, 25 ott- Col Dl Energia, il governo ha voltato le spalle ai 1.500 lavoratori dei call center addetti all’assistenza clienti. Per Slc-Cgil infatti, «un clamoroso voltafaccia» si consumerà quando, con la votazione prevista per il 30 ottobre prossim...

Ericsson, esodi incentivati non siano l'unica soluzione

  24 Ottobre 2023   ericsson tlc
Lo scorso 19 ottobre si è svolto ida remoto l’incontro tra la società Ericsson Italia, le Segreterie azionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Telecomunicazioni e le Rsu dei vari siti produttivi, per il monitoraggio previsto dall’accordo sotto...

Rai, in Cda il percorso unitario è l’unico possibile

(U.S. Slc Cgil) Roma, 20 ott – Monta il subbuglio per il candidato a rappresentante dei lavoratori nel Cda Rai. Slc-Cgil e Fistel-Cisl ribadiscono l’obiettivo indicato nell’appello dello scorso 10 ottobre, cioè «realizzare la più ampia unità di intenti a difesa dell’ ...

Rai, taglio al canone sarebbe un colpo netto a capacità produttiva

(U.S. Slc Cgil) Roma, 16 ott – «Altro che rilancio! Un taglio di questa entità rischia di dare un colpo netto alla capacità produttiva dell'azienda». È quanto commenta la Slc-Cgil sull’annunciata decurtazione di 20 euro del canone Rai che, per bocca del Segretario na...

Tim, “intollerabili le trattative segrete. Confronto immediato o valuteremo le iniziative necessarie”

  16 Ottobre 2023   Comunicati stampa tim tlc
(U.S. Slc Cgil) Roma, 16 ott – «Quanto ancora si può tollerare la trattativa ‘privata’ tra i francesi di Vivendi e il Mef? Di che cosa stanno parlando? Forse degli esuberi che potrebbero crearsi nella società di Servizi?». Se lo chiede Riccardo Saccone, Segretario na...

Rai, appello Slc-Cgil e Fistel-Cisl

  10 Ottobre 2023   rai tv emittenza raiway broadcasting
La Rai sta attraversando uno dei periodi più complicati della propria esistenza. Una difficile situazione economica aggravata dal ritardo nei processi di digitalizzazione e, più in generale, un progressivo allontanamento dell’azienda dal comune sentire del Paese ...