Lo scorso 30 settembre erano in scadenza gli accordi individuali relativi all’accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali ed Ericsson che regolamenta condizioni di accesso e modalità di svolgimento del lavoro agile. Con non poco stupore apprendiamo che, ad alcune lavoratrici e lavoratori che hanno operato in regime di lavoro agile fino al mese di settembre è stata negata la possibilità di accedere allo smart working, in totale violazione di quanto previsto dall’intesa raggiunta tra azienda e sindacato.
Dato che “casualmente” il rigetto è avvenuto per lavoratori considerati in eccedenza all’interno dell’ultima procedura di licenziamento avviata da Ericsson, questa modalità operativa sembrerebbe un chiaro “incentivo all’esodo”. È vero che a pensar male spesso ci si sbaglia, ma alcune volte ci si “azzecca”!!!
Le Segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil diffidano l’azienda dal proseguire in questa modalità operativa, non solo eticamente discutibile, ma di sicuro in violazione a quanto previsto dall’accordo sottoscritto sulla regolamentazione del lavoro agile. In assenza del ripristino delle condizioni dello stesso accordo, non esiteremo a tutelare le lavoratrici e i lavoratori interessati da questa chiara forzatura aziendale, sia collettivamente sia singolarmente.
La violazione di un accordo sottoscritto tra le parti è una chiara condotta antisindacale, una violazione dello Statuto dei Lavoratori, sanzionabile dalla Legge. Ericsson Italia, nota alle cronache per il record di procedure di riduzione del personale e per un contenzioso legale senza paragoni (che ha visto quasi sempre soccombere l’azienda), eviti di aggiungere una ulteriore sconfitta al proprio curriculum giuridico e ripristini condizioni di accesso all’accordo di smart working, secondo quanto stabilito dalla contrattazione collettiva da lei stessa sottoscritta e condivisa.
Roma, 3 ottobre 2023
Le Segreterie Nazionali
Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil