Manovra: Saccone, “Su Rai emerge intento chiaro: ridimensionare il servizio pubblico radiotelevisivo”
(U.S. Slc Cgil) - Roma, 23 ott - “Francamente non si sa più come commentare quanto avviene sulla Rai: da un lato si conferma il taglio del canone per il 2025 per una cifra irrisoria per i cittadini, e, dall'altro, si scarica sulle lavoratrici e sui lavoratori dell’azienda il conto di scelte sbagliate”. Lo afferma Riccardo Saccone, Segretario generale Slc Cgil, che vede nella manovra economica un intento del governo “che forse sarebbe più onesto esplicitare: il ridimensionamento del servizio pubblico radiotelevisivo”.
Per Saccone sembra smentito “l’obiettivo che veniva sbandierato inizialmente: trasformare la Rai in una digital media company”. L'esame parlamentare della Legge di Bilancio, con l'obbligo alla Rai di diminuire il costo del lavoro fino al 4 per cento da oggi al 2026, “toglie il velo su quanto via via si profilava da tempo: indebolire la Rai, la sua tradizione culturale e popolare, eludendo la sua mission di servizio reso ai cittadini”.