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In seguito alla convocazione aziendale Tcc, il giorno 8 novembre 2024 si sono riunite le Segreterie confederali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, le Rsu di Tcc e Tcc, per discutere di:
- Regolamentazione dei sistemi aziendali di Cybersicurezza (ex art. 4 co. 1 Legge 300/70);
- Regolamentazione del sistema Speech Recording & Analitics (ex art. 4 co. 1 Legge 300/70).

L’incontro è iniziato con l’esposizione dell’argomento riguardante i sistemi aziendali di Cybersicurezza, tema da tempo molto attenzionato dalle aziende che intendono proteggersi dalle minacce di attacchi informatici di varia natura, provenienti da fonti esterne o interne che negli ultimi anni hanno assunto una dimensione talmente importante, anche in termini di costi, da spingere le aziende a dotarsi di vari sistemi di protezione. Il testo sui sistemi di cybersicurezza recepisce integralmente in termini di controllo a distanza e tutela della privacy quanto fatto dalla SLC CGIL su tutti gli accordi in materia siglati in Tim.

L’incontro è proseguito con l’illustrazione del sistema Speech Recording & Analitics da introdurre nei servizi Tcc inerenti ai servizi collegati al 187, 119 e 191. L’illustrazione fatta su questo sistema mette in evidenza un contesto dove vi sarebbe la necessità di registrare e trascrivere le chiamate in ingresso al servizio clienti Consumer e Small Business, per migliorare la qualità del servizio di assistenza clienti e migliorare i processi e i bisogni formativi. Sarebbero escluse dall’analisi le chiamate assurance con Fibercop.
La registrazione delle chiamate effettuata a campione per un massimo del 20% su scala nazionale ed il 20% massimo per ogni modulo viene tradotta in forma scritta anonima, depurata da ogni riferimento che possa ricondurre all’operatore o al cliente. Tale dato sarà conservato per 15 mesi, mentre il dato in chiaro prima della depurazione viene conservato in un’area tecnica segregata per il tempo necessario alla depurazione e comunque non oltre la giornata.

Considerazioni generali SLC CGIL:
Mentre i numeri impietosi esposti e diffusi al Forum delle Tlc, che parlano di una contrazione dei ricavi dal 2010 sino al 2023 pari al -35%, passando da 42 a 27 miliardi in 14 anni, incrementando la cifra in negativo anno dopo anna e dove le aziende a partire da Tim denunciano uno stato generale dove la linea dei costi sta generalmente sopra a quella dei ricavi, dentro questa situazione e in assenza di un nuovo piano industriale che indichi con quali razionali si vorrebbe condurre il Gruppo Tim ( e quindi anche Tcc) per il prossimo periodo, veniamo convocati per discutere dei temi di cui sopra.
Il primo sulla cybersicurezza arriva in ritardo di due anni rispetto all’accordo siglato in Tim, vien da chiedersi se nel frattempo Tcc possa essere stata una facile preda di attacchi informatici, una eventualità che stigmatizziamo, anche perché si aggiungerebbe ai problemi già in capo all’azienda.
Il secondo punto all’odg, il sistema di analisi delle chiamate, per cui il mondo dei customer, oggi in totale riorganizzazione e soprattutto contrazione, è in forte ritardo rispetto ad un 2017 quando la Tim di allora ne chiese il parere al garante della privacy, e introdurlo oggi, nel 2024, nei call-center del Gruppo Tim per meglio conoscere le esigenze del cliente, è una manovra tardiva perché quello che era uno strumento nato con il potenziale di profilare in maniera profonda il dato dell’operatore e del cliente, si è depotenziato grazie all’azione sindacale della SLC-CGIL che ha realizzato accordi in materia di controllo a distanza e riservatezza dei dati inserendo reali garanzie di tutela per le lavoratrici ed i lavoratori, si tratterebbe per cui uno strumento che non produrrà alcun risultato utile al tema della produttività aziendale in ottica di miglioramento della qualità del servizio.
Per SLC CGIL, dopo le varie domande di chiarimento fatte dalle Rsu, non c’erano le condizioni per affrontare alcuna discussione di merito sui due sistemi di analisi, che potessero approdare ad ipotesi d’accordo; la totale assenza di politica industriale a seguito della cessione della rete non sta fornendo alcuna risposta, sul futuro e nello specifico dell’incontro su cosa farà Tim dei suoi call center, argomento centrale non più rinviabile.
L’accordo sui sistemi di cybersicurezza è stato approvato senza la firma della sola Segreteria Nazionale SLC CGIL e delle sue Rsu, l’accordo sul sistema di analisi delle chiamate non è stato firmato. A domanda specifica della scrivente su come procederanno in merito al sistema di analisi chiamate, Tcc al pari di Tim ha dichiarato che chiederà autorizzazione all’ispettorato del lavoro per poi procedere nel caso di via libera.

Per SLC CGIL non firmare i due testi sta nella logica di coerente gestione delle relazioni industriali nell’interesse dei lavoratori, che vanno tenuti dentro un percorso chiaro nel quale siano sempre note le ragioni con le quali ci si muove quando si realizzano accordi e, oggi nell’attuale Gruppo Tim messo in sicurezza per il momento grazie alla SLC CGIL con l’accordo sugli ammortizzatori sociali, ragioni chiare per proseguire un percorso di relazioni industriali non ce ne sono.
In finale sono state poste domande sulla smonetizzazione del giorno 8 dicembre, sulla quale Tcc ha risposto che non intende smonetizzare e sulla scadenza del lavoro agile e come previsto, Tcc rimane in attesa delle disposizioni che arriveranno dalla capogruppo.
Sulla smonetizzazione ci pare una risposta coerente con il fatto che in Tcc, nei canali Small ed Enterprise (quelli che passeranno in Small) al pari del canale Small in Tim, vengono chieste prestazioni straordinarie con coperture orarie fuori dagli accordi previsti, per coprire in parte il taglio delle commesse effettuato da Tim sui call-center in outsourcing, generando ulteriore confusione in mezzo ai lavoratori di Tcc.
Restiamo invece in attesa di un piano industriale del Gruppo Tim che permetta di capirne il futuro, pronti al confronto portando come sempre le proprie idee frutto del confronto interno e soprattutto di quello con i lavoratori.

Roma, 12 novembre 2024

La Segreteria Nazionale
SLC CGIL

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