Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

Nei giorni 11 e 12 dicembre RAI avrebbe dovuto convocare le OO.SS. per arrivare a una possibile chiusura dell’accordo per il rinnovo del CCL. Questa convocazione è stata unilateralmente posticipata a gennaio p.v. dall’Azienda, perché, come denunciamo da tempo come SLC-CGIL insieme alle altre OO.SS., finché non è chiaro come finirà la questione dei tagli imposti dalla Finanziaria alla RAI, l’Azienda non è in grado di dire se è nelle condizioni di sostenere i costi economici del rinnovo contrattuale.
Scampato, almeno da quanto sembra, il taglio del canone a 70 euro, rimangono infatti in campo i tagli imposti a RAI dall’art. 113 della Finanziaria, che, se confermati nella loro stesura attuale, significheranno un taglio del 2% nel 2026 e del 4% nel 2027 del costo del lavoro (quindi del personale dipendente) e delle consulenze.
Senza entrare nel merito di queste forze politiche che s’insinuano in ogni anfratto di Rai, salvo poi accanirsi contro l’Azienda che occupano, appare sempre più chiaro come, fino a che non si chiude il capitolo della Finanziaria, RAI sia timorosa di prendere qualsiasi impegno che comporti aumenti di spesa per il prossimo triennio.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che questo stato di cose non solo era immaginabile, ma SLC-CGIL, unitamente alle altre OO.SS, lo aveva più volte denunciato, ricevendo per tutta risposta, l’impegno dell’azienda sulla piena volontà di voler andare avanti nel rinnovo del contratto.
Ora che le residue speranze di modifica dell’art. 113 della Finanziaria sono legate a qualche emendamento delle opposizioni, e all’improbabile confluenza del voto degli esponenti della maggioranza verso gli stessi, pensiamo sia giunto il momento che la RAI dica cosa voglia fare del contratto.
Esistono a nostro avviso solo due strade: o i vertici aziendali s’impegnano a rinnovare il contratto anche in presenza dai tagli imposti dalla Finanziaria, oppure ammettano che, senza una modifica sostanziale dell’art. 113 della Legge di Bilancio, RAI non è in grado di finanziare il rinnovo del contratto.
Nel primo caso, se RAI dovesse decidere comunque di firmarlo, si assumesse la responsabilità di farlo, convocando le OO.SS. e dicendo fino a dove può arrivare in termini di stanziamento economico: insieme alle lavoratrici e ai lavoratori decideremo se quello che viene offerto è sostenibile, oppure da rigettare.
Se, al contrario, non fosse in grado di rinnovare il contratto senza modifiche alla Finanziaria, lo dicesse: si prenderà la sacrosanta protesta delle lavoratrici e dei lavoratori RAI, ma, almeno, avrà assolto al proprio obbligo di chiarezza verso le OO.SS. e verso i/le dipendenti. Continuare con queste tattiche che, non a caso e in tempi non sospetti, avevamo denunciato come dilatorie, è diventato ormai insostenibile.
Rai è sotto attacco da tutti i fronti. Alcune volte non per sua colpa (si veda alla Finanziaria o la sentenza del TAR della Liguria che ha nei fatti le ha tolto l’esclusiva del Festival di Sanremo), altre volte mettendoci molto del suo (si pensi al flop di ascolti di molte trasmissioni, non da ultima quella del ripescato Giletti). Aggiungere a questo anche il mancato rinnovo del contratto sarebbe complicato da sostenere anche per qualsiasi vertice aziendale.
Dopo la bocciatura al referendum dell’accordo di luglio (per inciso, i fatti a posteriori, stanno dimostrando la lungimiranza di chi quella intesa l’ha sostenuta), e lo Sciopero riuscito del 23 settembre, già firmare un accordo che non preveda miglioramenti sui minimi rispetto alla precedente intesa (ma solo miglioramenti su altri istituti, peraltro ancora tutti da verificare) rappresenta una strada non semplice per il Sindacato.
Rimanere intrappolati in pastoie dialettiche e tattiche dilatorie, sarebbe addirittura insostenibile. Questa sindrome da governo amico che sembra emergere da alcuni atti di questo vertice aziendale, non è un problema nostro: per questo è giunto il momento che RAI dica cosa può o vuole fare del rinnovo del contratto. In caso contrario, le lavoratrici e i lavoratori RAI faranno sentire forte la loro risposta.

Roma, 11 dicembre 2024

La Segreteria Nazionale
SLC-CGIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Richiesta d'incontro urgente all'a.d. Rai Fuortes e alla sottosegretaria al Mise Ascani

  15 Novembre 2021   rai tv raiway broadcasting
Alla Sottosegretaria Ministero Sviluppo Economico On.le Anna Ascani, e p.c. Al Ministro dello Sviluppo Economico On.le Giancarlo Giorgetti All’Amministratore Delegato di RAI SPA Dott. Carlo Fuortes   OGGETTO: RICHIESTA URGENTE D’INCONTRO SU RISCOSSIONE C...

Clausola sociale CoopVoce - Primo incontro con Transcom

  12 Novembre 2021   call center tlc
Nell'ambito della gestione della clausola sociale relativa alla commessa Coopvoce si è svolto nella giornata di ieri il primo incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le aziende Transcom in qualità di subentrante e Cu...

Cambio commessa Call center AdER, condizioni inaccettabili!

  11 Novembre 2021   comdata call center tlc
  Nella giornata del 10 novembre 2021 si è svolto il secondo incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, la delegazione delle RSU/RSA, i dirigenti dell'azienda interessata dal Cambio di Appalto della commessa ADER...

Rete unica: apertura immediata del confronto o mobilitazione

  11 Novembre 2021   tim tlc telecom 5G
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL: Stessa proattività dimostrata dal MISE sul calcio venga applicata all'apertura immediata del confronto sulla rete unica Dobbiamo davvero complimentarci per la solerzia con la quale il Ministro Giancarlo Giorgetti e la Sottosegreta...

Call center Enel, primo incontro sul cambio di appalto da Abramo a Comdata

  10 Novembre 2021   comdata call center tlc
CLAUSOLA SOCIALE DISTRIBUZIONE E – PRIMO INCONTRO Nell'ambito della gestione della clausola sociale relativa alla commessa Enel-Distribuzione S.p.A., si è svolto oggi il primo incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Ui...

Rai Milano, necessario rilanciare il progetto della nuova sede

  9 Novembre 2021   rai tv emittenza broadcasting
RILANCIARE IL PROGETTO DELLA NUOVA SEDE RAI DI MILANO: UNA PRIORITA’ PER LA CITTA’ E PER L’AZIENDA Nella giornata di ieri, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenuto al Congresso dell’Usigrai che si teneva nel capoluogo lombardo, ha rilanciato con fermezza i...