Per il lavoro e la salute delle donne, contro le molestie e le violenze, la Cgil dà appuntamento domani 6 ottobre, ore 9.30, a Roma per l’Assemblea nazionale delle Donne dal titolo ‘Belle Ciao. Tutte insieme vogliamo tutto’. L’evento, che sarà concluso dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso e che vedrà tra gli interventi quelli di delegate della Cgil, di donne del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, si terrà al Teatro Brancaccio, via Merulana 244.
L’Assemblea sarà l’occasione per presentare la Piattaforma di genere, da contrattare nei luoghi di lavoro e nella società. Cinque le direttrici: occupazione, parità di salario, condivisione, welfare, molestie.
Il lavoro delle donne è scarso (l’Italia è agli ultimi posti in Europa per occupazione femminile), dequalificato, mal pagato (il 60% delle donne italiane non è retribuita adeguatamente), caratterizzato da part time involontari e contratti precari. Per la Cgil occorrono quindi un Piano straordinario, investimenti pubblici e una nuova Carta dei diritti di tutte e tutti. Serve, si legge nella piattaforma, aumentare i congedi parentali, la formazione obbligatoria dopo la maternità, riconoscere il lavoro di cura, garantire più asili nido e interventi a sostegno della non autosufficienza, nonché nuovi incentivi su politiche di condivisione e conciliazione.
Disuguaglianze nei luoghi di lavoro, ma anche nel welfare e nell’accesso ai servizi alla salute. Quest’ultima non è neutra: uomini e donne hanno diversa sensibilità alle patologie e rispondono in maniera diversa alle terapie. Per questo la Cgil propone una vera e propria strategia, dalla diffusione della medicina di genere al potenziamento dei consultori e all’esigibilità della 194, che va pienamente applicata.
Infine, le donne della Cgil, contro le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro propongono una contrattazione di genere, con la formazione delle Rsu e di figure di riferimento. Ma per contrastare questi fenomeni occorre partire dalle scuole e ricostruire la cultura del rispetto reciproco.
“Abbiamo bisogno – sottolineano le organizzatrici – di riscoprire cultura, memoria, storia per costruire, tutte insieme, un Paese a misura di donne. Per questo affrontiamo alcuni punti di azione e di intervento nella piattaforma rivendicativa, che intendiamo rendere concreta nella nostra attività di contrattazione e nel confronto con il Governo a partire dalla prossima legge di Bilancio”.
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