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Nella giornata di ieri, si è tenuto un incontro per il rinnovo del CCL fra le organizzazioni sindacali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, FNC UGL, SNATER e la Delegazione RAI. In apertura, le OO.SS. hanno nuovamente manifestato la loro viva preoccupazione sulle ricadute dei tagli imposti dalla Finanziaria alla Rai, che, se approvati nella loro formulazione attuale, metterebbero a forte rischio la stessa tenuta degli attuali perimetri aziendali. Al contrario di quanto avvenuto nei precedenti incontri, l'Azienda si è, in questa occasione, mostrata più esplicita nel condividere la preoccupazione delle OO.SS. sulle ricadute di questi tagli che, sempre se fossero confermati nella loro formulazione attuale (o peggio, appesantiti dal taglio del Canone a 70 euro senza indennizzo di pari importo a carico della fiscalità generale), avrebbero inevitabili ripercussioni anche sulla trattativa contrattuale. In attesa di conoscere quanto stabilito dalla Finanziaria in tema di tagli e risorse, l'Azienda ha, allo stesso tempo, espressamente manifestato la volontà di voler continuare la trattativa contrattuale in essere, dichiarando di voler entrare nel merito dei temi condivisi nei precedenti incontri (conciliazione vita lavoro in produzione: estensione dello sw per figure di produzione compatibili; recepimento nel CCL e in pianta stabile dello sw per le figure di staff, amministrative e di editoriale già coperte dall'attuale accordo, ecc.).

Come SLC CGIL, avendo già da tempo denunciato l'effetto dirompente che la Finanziaria potrebbe aver sul futuro di RAI, abbiamo rimarcato la necessità che nei prossimi appuntamenti contrattuali l'Azienda cominci a dare risposte di merito sui temi posti dal tavolo. Il rischio che, in attesa della versione definitiva della Finanziaria, il tavolo contrattuale possa divenire ostaggio di tattiche dilatorie o di semplici attendismi è una eventualità che non intendiamo correre. Per questa ragione, la delegazione SLC CGIL verificherà nei prossimi appuntamenti contrattuali, (il 22 novembre è il primo di questi), l'effettivo margine di manovra che la delegazione aziendale ha per la chiusura del contratto.

Rispetto all’intesa bocciata a luglio dalle lavoratrici e dai lavoratori, e dopo uno Sciopero riuscito come quello del 23 settembre, i margini di miglioramento di questo contratto sono legati a quanto si riuscirà a ottenere in più e in meglio, sia in termini economici che normativi. Non avere risposte tangibili sulle tematiche sopra menzionate, significherebbe prendere atto che le condizioni attuali della RAI impediscono di dare soddisfazione alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori. Non a caso, come SLC CGIL abbiamo già comunicato all’Azienda e alle altre OO.SS. che, prima della nostra eventuale firma a una nuova ipotesi di accordo, (sempre che ci si arrivi), abbiamo la necessità di fare un passaggio preventivo di assemblee di mandato per capire con i/le nostr* iscritt* e simpatizzant* se ci sono le condizioni per sottoscrivere l’intesa. Un passaggio per noi doveroso, che dovrà precedere quello successivo del Referendum, che, è il caso di ribadirlo, dovrà definitivamente licenziare ogni nuova eventuale ipotesi.

Contemporaneamente, continuerà la nostra campagna di mobilitazione per la riuscita dello sciopero generale del 29 novembre p.v. contro le politiche economiche del Governo che, anche nel Gruppo RAI sarà per l’intero turno di lavoro. Politiche economiche che non aiutano l’Italia, che premiano i ricchi e gli evasori e che danneggiano le lavoratrici e i lavoratori tagliando Servizi, Sanità, la Scuola e tutto quello di servizio pubblico è rimasto nel Paese. Una Finanziaria che, stavolta, colpisce dritto al cuore anche la RAI, come emblematicamente esposto sopra, imponendo tagli non agli sprechi per appalti e agenti dello spettacolo, ma al costo del personale. Nelle assemblee e in tutte le iniziative che metteremo in campo, spiegheremo cosa significano queste politiche economiche per il Paese e per i lavoratori RAI, e spiegheremo l’importanza di Scioperare il 29 Novembre, in Rai come nel resto del Paese.

Roma, 13 novembre 2024

La Segreteria Nazionale SLC CGIL

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