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Produzione culturale

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Abbiamo riflettuto a lungo sulla comunicazione inviata a tutto il personale SIAE giovedì 11 marzo scorso, alle ore 17:44, avente oggetto “COMUNICATO URGENTE - USO NON AUTORIZZATO DI UTENZE APPLICATIVE”, ma francamente non l’abbiamo compresa e temiamo non ci siano riusciti neanche i lavoratori.

Nella lettera, infatti, non è dato sapere se sia successo qualcosa e a chi si riferisca veramente quel “memo” di comportamento, dal momento che la quasi totalità dei dipendenti non ha capito a quali utenze l’azienda intendesse fare riferimento ed ha cominciato a preoccuparsi e a fare domande, anche a causa del contenuto percepito da molti come minaccioso di una comunicazione che presumibilmente riguardava pochissime figure professionali all’interno dell’Ente.

Anche non volendo tenere conto del poco comprensibile linguaggio tecnico utilizzato nella comunicazione rivolta con urgenza a tutto il personale, non è difficile osservare che la quasi totalità dei dipendenti non potrebbe installare software, avere accesso a dati che si presumono “blindati” ed effettuare “spostamenti massivi di dati” neppure se volesse, attività che risulterebbe comunque tracciabile e sicuramente tracciata.

Se si è dunque verificato un qualche disservizio, invitiamo l’amministrazione a fare verifiche tra i pochissimi che possiedono il livello più alto di accesso e di gestione dei dati, anche perché da anni qualsiasi trasferimento di ufficio o di compiti comporta l’immediata cancellazione cautelativa di tutte le autorizzazioni di accesso e di utilizzo, persino di quelle più innocue.

La confusione è tale che alcuni dirigenti hanno chiesto ai dipendenti di quali autorizzazioni di accesso fossero forniti, perché l’unica cosa veramente chiara è che la Società non sembra avere una mappatura aggiornata delle autorizzazioni che ha concesso ed ora le chiede, sotto comminatorie di legge e di codice penale, a dipendenti assolutamente ignari.

Chiediamo quindi all’azienda, di riformulare in modo più comprensibile la richiesta astenendosi, se ce la fa, da sgradevoli ultimatum e inopportuni riferimenti a sanzioni disciplinari e penali.

il Coordinatore Nazionale
SLC CGIL per SIAE
Fabio Scurpa

Roma, 16 marzo 2021

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