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Produzione culturale

COMUNICATO UNITARIO IN MERITO AL "DECRETO VALORE CULTURA"

Ad un esame di merito del decreto legge 8 agosto 2013 n .91 (valore cultura), attualmente in iter legislativo per la conversione in legge, si evidenzia la necessità di apportare modifiche indispensabili all’art 11 (Disposizioni urgenti per il risanamento delle fondazioni lirico‐ sinfoniche e il rilancio del sistema musicale di eccellenza), riconfermando l'apprezzamento dei provvedimenti in merito alle leve fiscali per il Settore Cinema e per le imprese riguardanti i giovani musicisti, il superamento per i Teatri Prosa‐Musica della spending review, ecc.
In particolare il testo riferito al risanamento delle Fondazioni Lirico Sinfoniche in crisi, come definito dal comma 1 al comma 14, senza specifiche modifiche, ad esempio impedirebbe sostanzialmente alle Fondazioni di poter operare in modo funzionale (la forza lavoro produttiva necessaria per l’allestimento compiuto di spettacoli non è solo riferibile ai complessi artistici ma anche a quelli tecnico‐amministrativi di cui è prevista una drastica riduzione fino al 50% ‐ vedi comma 1 lettera c); e sarebbe insostenibile un taglio secco indiscriminato di oltre il 35% del salario ( vedi comma 1 lett g) stante che è acclarato che gli stipendi erogati nel Settore sono già più bassi d’Europa; equilibrate e graduali soluzioni nel merito sono invece presenti del nuovo CCNL già sottoscritto dalle parti e colpevolmente non messo in iter di validazione per la sua applicazione e strumento innovativo fondamentale per affrontare le criticità e garantire crescita produttiva.
Il forzoso e unilaterale tentativo che si opera dai commi 14‐20 non può configurarsi come il rilancio del sistema nazionale musicale di eccellenza perché non è coerente con il corpo legislativo che norma il Settore (L.800‐L.367‐L.100 etc…), è un ibrido che in diversi commi riporta a una ripubblicizzazione del Comparto e a una forte centralizzazione. Il tutto è da ridisegnare compiutamente; diverse norme mutuate dal pubblico impiego non si attagliano a Fondazioni di diritto privato (malattia‐assunzioni per l’insieme dei lavoratori con evidenza pubblica‐ norme previdenziali etc…); oltre a innovare, dobbiamo conservare un modello produttivo di eccellenza riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Riteniamo che una vera riforma debba essere condivisa (L.100) e avere caratteristiche di organicità; se si vuole un rilancio del Sistema nazionale musicale di eccellenza necessariamente si devono, ad esempio, raccordare i Centri di produzione con le riforme Istituzionali (es: soppressione delle Provincie quale destino per le Istituzioni Concertistiche Orchestrali...che fare? E i Teatri di Tradizione? …etc.)
E’ urgente una legge di Sistema per lo Spettacolo dal vivo ove inserire le specificità del Settore Musicale; non commettiamo l’errore di determinare “pezze colorate” non ricucibili fra di loro ma solo e unicamente funzionali a gestioni di questi prestigiosi Teatri del tutto discutibili.
Roma, 9 settembre 2013
p. LE SEGRETERIE NAZIONALI

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